Per la professione di ‘dottoressa in scienze politiche’ non esiste una regolare procedura di riconoscimento. Per questo Emma Jover García (40 anni) è molto contenta della valutazione ufficiale del proprio diploma di laurea.
Le mie storie
“Non preoccuparti, mamma. Al massimo entro un anno sarò di nuovo qua”. Con queste parole Emma Jover García consolava la madre preoccupata all’aeroporto di Barcellona. Succedeva 17 anni fa. Allora Emma Jover García aveva 23 anni e stava andando in Germania come ragazza alla pari. Da allora la Germania del nord è la sua patria di acquisizione. “Anche mia mamma ha dovuto farsene una ragione”, ride la curiosa catalana.
Dopo gli studi universitari di scienze politiche a Barcellona, voleva migliorare le proprie conoscenze del tedesco in Germania: “In cerca di un partner tandem per lo scambio linguistico ho conosciuto il mio compagno di allora e ho deciso di rimanere in Germania”.
Dopo aver lavorato per sei mesi come ragazza alla pari, Emma Jover García ha trovato lavoro in un gruppo spagnolo a Brema. Nei contatti con la clientela ho potuto sfruttare idealmente le mie conoscenze della lingua spagnola e tedesca. Successivamente ha lavorato in altre due aziende nell’area di Brema. “Per me era sempre importante non limitare le mie competenze alle sole mansioni di traduttrice o interprete”, spiega oggi la 40enne. Fin dall’inizio si è occupata del proprio aggiornamento professionale ed ha rapidamente ampliato il proprio campo di attività.
Della possibilità di valutazione del titolo di studio da parte dell’Ufficio centrale per l’istruzione all’estero (ZAB), Emma Jover García è giunta a conoscenza solo a seguito dell’entrata in vigore della nuova legge sul riconoscimento nell’aprile 2012. Tale legge non regolamenta tuttavia il riconoscimento dei titoli di studio universitari. La sua ‘professione’ di dottoressa in scienze politiche, infatti, non è regolamentata come ad esempio quella di medico. Senza un riconoscimento ufficiale non può perciò lavorare in Germania.
Il riconoscimento del suo diploma è sempre stato un progetto lasciato in sospeso, che avrebbe voluto volentieri portare a termine. “Con la valutazione del titolo di studio avevo finalmente un documento ufficiale che attestava nero su bianco la mia qualifica professionale. È semplicemente una bellissima sensazione!”, spiega Emma Jover García. Già pochi mesi dopo aver ricevuto la valutazione del titolo di studio ha potuto cambiare lavoro. Dal settembre 2014 Emma Jover García lavora presso il centro di coordinamento per la migrazione e la partecipazione del circondario di Heidekreis. “Sono contenta di poter affrontare nuove sfide in un settore che mi sta particolarmente a cuore e nel quale mi sono impegnata già da parecchi anni anche a livello di volontariato”, dichiara.
Prima di presentare la domanda di valutazione del titolo di studio presso l’Ufficio centrale per l’istruzione all’estero (ZAB), Emma Jover García ha richiesto la consulenza della rete “Integrazione tramite la qualificazione (IQ)” di Soltau. Anzitutto le è stato spiegato telefonicamente quali documenti erano necessari: “Dovevo far autenticare ufficialmente una copia del mio diploma di laurea e fornire altri documenti, ad esempio il mio diploma di maturità”. Le sono voluti quasi sei mesi, dato che ha dovuto tornare una volta in Spagna. “Poi ho compilato e inviato la domanda insieme alla consulente IQ in occasione di un colloquio personale.” È stata molto soddisfatta dell’assistenza offerta dall’Ufficio centrale per l’istruzione all’estero (ZAB): “Anche se l’elaborazione ha richiesto per me relativamente parecchio tempo a causa del numero elevato di richieste, sono stata regolarmente informata riguardo allo stato di avanzamento della domanda e invitata ad avere pazienza.” Nel frattempo (dalla fine di aprile 2014) lo ZAB emette le valutazione del titolo di studio entro tre mesi.
Attualmente per una valutazione del titolo di studio presso lo ZAB vengono addebitati 200 euro, a cui si sono aggiunti i costi per le traduzioni e le autenticazioni e i voli verso la Spagna per acquisire la documentazione. “Le spese sono state in ogni caso ampiamente ripagate. Sono contenta di possedere ora il documento ufficiale e di non dover più dare noiose spiegazioni ai miei potenziali datori di lavoro riguardo al mio titolo universitario”, afferma Emma Jover García.
Ora Emma Jover García continua ad approfondire le proprie conoscenze ed esperienze in ambito professionale e privato. Alle persone che mi chiedono consiglio raccomando soprattutto il tool “Trova l’ufficio di riconoscimento”: “Una mia conoscente, ad esempio, ha già verificato dal proprio paese di origine, l’Ucraina, a chi deve trasmettere la propria richiesta di informazioni e può presentare la domanda addirittura dall’estero. Il tool Trova l’ufficio di riconoscimento e tutte le altre informazioni riportate sul sito web sono una preparazione ideale”, ci tiene a precisare Emma Jover García.
Il colloquio con la sig.ra Jover García si è tenuto nell'agosto 2014. In vista della valutazione del titolo di studio ha usufruito in particolare dell’assistenza del centro di consulenza per il riconoscimento IQ presso il Bildungswerk der Niedersächsischen Wirtschaft (ente di formazione per l’economia della Bassa Sassonia) di Lüneburg (consulenza mobile a Soltau).
La mia procedura in breve
- in Spagna Emma Jover García termina i suoi studi conseguendo un diploma di laurea in scienze politiche. Poi si reca in Germania come ragazza alla pari.
- Qui migliora le sue conoscenze del tedesco. Conosce il suo compagno e resta in Germania.
- Emma Jover García lavora per un gruppo spagnolo. Per il contatto con i clienti utilizzale sue conoscenze della lingua.
- Ma vuole potenziare le sue conoscenze della lingua. Perciò richiede la valutazione del titolo di studio del suo diploma.
- Oggi Emma Jover García lavora presso il Centro di coordinamento per la migrazione e la partecipazione del circondario di Heidekreis.
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